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  • Funghi e batteri, lotta libera e grecoromana
    May 31 2023

    Oggi ci immergeremo in combattimenti straordinari, dove mente e il corpo si fondono in movimenti acrobatici. Dalle arti marziali tradizionali alle più moderne discipline da combattimento, ci addentreremo in un mondo affascinante in cui l'abilità, l'allenamento e la destrezza regnano sovrani.

    Ma non preoccupatevi, non sono qui solo per elencarvi noiosi nomi e tecniche e, sto già  ripensando alle mie prime volte sul tatami, ricordi tutt’altro che piacevoli devo dire. Ma sono disposta a ripercorrere questo viaggio tra gioie, soddisfazioni e dolori per aiutarvi a scegliere al meglio la disciplina che più vi si addice.

    Esploreremo le discipline di grappling ossia quelle basate sulla lotta il cui focus principale è il controllo e la sottomissione dell'avversario e nello specifico tratteremo lotta greco-romana,  judo, ju-jitsu, brazilian jiu-jitsu, grappling, sumo e lotta libera partendo  dalla disciplina più antica e arrivando a quella più moderna

    Vi svelerò anche alcuni segreti intriganti di queste discipline, come il loro background storico e culturale, gli aspetti filosofici che le sottendono e i grandi campioni che hanno dato vita a leggende viventi.

    Se il sudore vi piace, e presto capirete il perchè di questa premessa, allacciate le cinture dei kimono, o infilate rushguard e tutine, si parte!

    Ci sono alcuni elementi che accomunano tutte le discipline di lotta e con cui dovrete fare i conti se deciderete di intraprendere la strada del grappler. Il primo è che ad esclusione forse del judo si tratta di sport veramente poco conosciuti, il che significa che a chiunque deciderete di rivelare la vostra passione non avrà idea di che cosa state parlando, rimarrete quindi sempre dei lottatori incompresi e fuori luogo al di fuori della vostra materassina. Di buono c’è che alle competizioni, quando vi troverete con centinaia di persone come voi, vi sentirete in paradiso.Toglietevi anche dalla testa l’idea di fare uno sport di lotta solo per tenervi in forma, perchè semmai sarà il contrario e dovrete tenervi in forma per poterli praticare. Inoltre, e questa è un opinione strettamente personale, dovete avere uno spiccato spirito competitivo per praticarli. Non si tratta di corsi in cui semplicemente migliorate delle abilità fisiche o tecniche, ma alla fine di ogni lezione vi troverete a fare almeno 15-20 minuti di combattimento e se non avrete la voglia e l’istinto di sovrastare e vincere, potrebbero risultare peggio di una tortura. Se è vero che la lotta è un istinto prettamente naturale e che avere questo istinto è

    fondamentale se si vuole combattere, è anche vero che ciò non basta. La maggior parte delle tecniche in tutte le discipline di grappling sono studiate appositamente per fregare l’istinto con la furbizia, quindi preparatevi anche a momenti di studio della tecnica e ad un pizzico di frustrazione.

    Non vi verrà richiesta al primo giorno di allenamento, ma per tutti gli sport di lotta è necessaria una solida base di forza massimale oltre che una buona velocità, potenza e resistenza. Inoltre  coordinazione, equilibrio e propriocezione sono altrettanto fondamentali. Mi soffermerei soprattutto sulla propriocezione. Spiegato veramente terra terra il nostro corpo è pieno di recettori: dalla cute al grado di flessione delle articolazioni a quello di tensione muscolare. Questi recettori inviano le informazioni di stato e posizione ai centri nervosi superiori che le elaborano e reagiscono di conseguenza. Questo sistema è veramente essenziale quando si parla di grappling ed è quello che sempre più spesso risulta carente sia negli adulti che nei bambini, che si approcciano a questa disciplina, ma è essenziale. Dal riscaldamento allo sparring è veramente un elemento imprescindibile se non volete rischiare rompervi qualcosa o rompere qualcun altro. In un groviglio di corpi, braccia e gambe è importante capire quel’è il proprio polpaccio e qual’è quello dell’avversario in modo da evitare di finalizzarsi da soli.


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  • Arti marziali e sport da combattimento - cosa fa per te?
    May 23 2023

    Iniziamo col chiarire le basi: negli sport da combattimento basati sulla lotta ossia quelli di grappling, il focus principale è sul controllo e sulla sottomissione dell'avversario, alcuni esempi sono judo, ju-jitsu, brasilian ju-jitsu, grappling, sumo, lotta grecoromana e lotta libera o wrestling. Mentre negli sport da combattimento basati sullo striking, come pugilato, kickboxing, K1, full contact, savate o boxe francese, kung fu, aikido, karate, taekwondo, capoeira thai boxe e muhai thai, queste ultime due discipline prevedono anche una parte di clinch che rientrerebbe nel grappling, ma è trascurabile. L'obiettivo principale dello striking è colpire l'avversario con pugni, calci e ginocchiate. Quindi, potremmo dire che nella lotta si cerca di mettere l'avversario a terra ed eventualmente finalizzarlo con leve e strangolamenti, mentre nello striking si cerca di metterlo ko con colpi potenti.

    Tra gli sport plus che hanno sia una componente di grappling che di striking ci sono ovviamente le mma che per definizione sono appunto arti marziali miste, ma ne esistono molti altri come il fighting o combat ju jitsu, il sambo, il pancrazio, lo yosekan budo e il vale tudo. 

    Sulle discipline da combattimento con armi direi che il titolo è abbastanza autoesplicativo. Si parla di sport da combattimento che prevedono l’utilizzo di un arma che va dal classico e leggero fioretto della scherma detta anche esgrima, alla katana del kendo e dell’Aikido all’HEMA che sta per Historical European Martial Arts e riguarda la pratica delle arti marziali europee storiche, del periodo medievale per darvi un idea, e coinvolge l'utilizzo di armi come spade, alabarde, picche, asce, fioretti e molto altro ancora. Io mi lamentavo di dover traslocare ogni volta che vado in palestra per via di tutte le protezioni che devo portare con me per gli allenamenti di mma, ma ho smesso quando ho visto dal vivo quelli della squadra di HEMA. Vi spoilero un po’ la disciplina, ma la situazione era troppo divertente. A parte che la squadra era composta da tre persone incluso l’allenatore, ma considerando che siamo in Alto Adige  già lo ritengo un successo. Comunque in pratica per entrare in palestra bisogna passare per il classico cancelletto girevole passapersona dove già io mi incastro con la mia borsa. Ma questi con una spada gigante in mano e altre 5 nella borsa dovevano chiedere aiuto per far passare il borsone pesantissimo sopra il cancello perché altrimenti non riuscivano a passare. Direi che già lo sforzo per recarsi ad allenamento in queste condizioni può essere un ostacolo per molti.

    Tra i supersayan ci sono discipline che spesso sono confuse con arti marziali o sport da combattimento, ma che invece sono scuole di autodifesa come il krav maga e i più generici corsi di difesa personale. Sport da combattimento che hanno perso la componente del combattimento come la fit-boxe e la fit-kickboxe, o arti marziali che hanno perso la marzialità come il tai chi o show fighting come il wrestling della WWI “You can’t see me” (musica john cina). Ognuna di queste discipline ha un suo perché, ma si distinguono completamente dalle discipline da combattimento. 


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  • Wearables e effetti indesiderati
    May 15 2023

    Approfondendo il tema ho potuto constatare che effettivamente non si tratta di un problema personale il fatto di diventare ossessiva abbastanza facilmente quando si tratta di ottimizzazione dello stato fisico e aumento delle prestazioni. Riferendosi ad app sul monitoraggio del sonno, un importante neurologo sul The Guardian ha dichiarato che queste applicazioni stanno effettivamente rendendo le persone così ansiose e ossessionate dal loro sonno da sviluppare l'insonnia, proprio ciò che volevano evitare.

    Parlando al Cheltenham Science Festival, il dottor Guy Leschziner, specialista in disturbi del sonno e consulente presso il Guy's Hospital di Londra, ha affermato che la crescente preoccupazione di dormire a sufficienza si sta ritorcendo contro di noi.

    "Abbiamo visto un sacco di persone che hanno sviluppato un'insonnia significativa come risultato di sleep tracker abbinato a informazioni insistenti sul quanto sia devastante la privazione del sonno", ha aggiunto.

    Un'alta percentuale di pazienti in cerca di un trattamento per l'insonnia si presenta alla sua clinica con i dati relativi ai loro modelli di sonno e spesso sono riluttanti a cancellare l'app, ha detto. "È piuttosto difficile dissuaderli dall'usarla".

    Preoccupazioni simili sono state evidenziate in una serie di casi di studio pubblicati l'anno scorso da un'équipe di Chicago, che ha descritto pazienti la cui microgestione del sonno tramite app aveva portato a un disturbo chiamato ortosomnia. Se conoscete il disturbo più famoso dell’ortoressia ossia l’ossessione per il mangiare cibo salutare, avrete anche già intuito che cosa sia l’ortosomnia ovvero l’ossessione per il sonno notturno e la mania di tracciarlo.

    Le ricerche dimostrano che per la maggior parte delle persone la quantità ottimale di sonno si aggira intorno alle otto ore, ma questa varia ampiamente nella popolazione. Per le persone che naturalmente hanno bisogno di dormire meno, essere avvisati del fatto che non dormono "abbastanza" potrebbe provocare l'effetto nocebo, in cui l'aspettativa di sintomi negativi porta le persone a sentirsi effettivamente peggio.

    I consigli che queste applicazioni forniscono per dormire meglio peraltro sono molto generici e potrebbero non essere validi del tutto. Tutti conosciamo almeno per sentito dire gli effetti negativi della caffeina e dell’esposizione alla luce blu prima di andare a letto. Tuttavia molti neurologi sostengono che le persone dovrebbero adottare un approccio più rilassato riguardo a queste attività. Ci sono geni che influenzano il modo in cui il cervello elabora la caffeina e quindi ci sono molte persone che bevono due o tre tazze di espresso prima di andare a letto e non hanno alcun impatto sul sonno.

    La genetica influenza anche la misura in cui la luce blu disturba il picco serale dell'ormone del sonno, la melatonina. Allo stesso modo se il vostro sonno è di buona qualità e potete stare seduti a guardare Netflix fino alle 11 di sera, chiudere il computer e poi addormentarvi e dormire benissimo, allora non dovete preoccuparvi. Infatti, anche la sensibilità alla luce blu varia enormemente.


    Un’altro aspetto che preoccupa gli esperti è che se da una parte questi strumenti spingono a controllare ossessivamente i propri parametri, le persone che soffrono veramente di disturbi del sonno e non solo di effetto nocebo, potrebbero pensare di essere in grado di risolverli da soli tramite i consigli in-app senza rivolgersi a degli specialisti del settore. 

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  • Biohacking tra fuffa e scienza
    May 9 2023

    Il Biohacking - noto anche come DIY-bio ossia biologia fai-da-te - è un termine estremamente ampio e amorfo che può coprire una vasta gamma di attività, dall'esecuzione di esperimenti scientifici su lieviti o altri organismi come ha fatto la nordamericana Meredith Patterson che ha creato uno yogurt fosforescente trasfettando il DNA della proteina verde fluorescente nel Lactobacillus; a cose più concrete e incentrate sull’implementazione delle performance dell’essere umano come il monitoraggio del proprio sonno e della propria dieta, fino alla modifica della propria biologia ad esempio facendo trasfusioni di sangue di una persona più giovane nella speranza che ciò combatta l'invecchiamento. (Sì, esiste davvero, e si chiama emotrasfusione di sangue giovane). 

    Ed è proprio di questo secondo tipo di biohacking di cui trattiamo in questo episodio del podcast ed è definito come il tentativo di manipolare il cervello e il corpo per ottimizzare le prestazioni, al di fuori della medicina tradizionale o in altre parole l'arte e la scienza di cambiare l'ambiente intorno e dentro di sé in modo da avere il pieno controllo sulla propria biologia.

    Le pratiche di biohacking che si stanno sviluppando in Italia e in Europa sono molto diverse da quelle che si trovano negli Stati Uniti. Le prime infatti si basano più che altro su indicazioni mediche generali negli ambiti di nutrizione, movimento, rigenerazione e mindset, quindi mangiare sano, prodotti di stagione, tanta verdura, fare movimento alternando cardio, costruzione muscolare e stretching, fare meditazione e journaling i consigli classici insomma. Ovviamente diverse aziende ci marciano ampiamente sopra cercando di venderci integratori perfetti, wearables per il monitoraggio del sonno e dell’attività fisica e avanti così. Un’esagerazione potrebbe effettivamente avere degli effetti negativi e ne parleremo più tardi, ma nulla di troppo stravolgente. 

    Il tipo di biohacker che invece attualmente sta acquisendo maggiore notorietà negli USA è quello che sperimenta - al di fuori degli spazi e delle istituzioni di laboratorio tradizionali - sul proprio corpo con la speranza di potenziare le proprie prestazioni fisiche e cognitive. Questo tipo di biohacker costituisce un ramo del transumanesimo, un movimento che ritiene che gli esseri umani possano e debbano usare la tecnologia per aumentare ed evolvere la nostra specie.

    Tra i biohacker più estremi ci sono coloro che modificano il proprio corpo con la tecnologia, un processo noto come human augmentation.

    Un sottoinsieme noto come grinder arriva a trasformarsi in cyborg incorporando magneti, chip o computer sottopelle. Per esempio, una persona con un chip incorporato nella mano è in grado di aprire le porte dell'ufficio o persino di pagare il caffè macchiato quotidiano con un semplice gesto del polso.  Esiste anche un’azienda statunitense, attenzione al nome “Dangerous Things”, che è specializzata nella produzione microchip (nello specifico tag NFC) che si impiantano sottocute e contengono i dati sanitari del proprietario, che potrà così contare su una via molto più rapida di consultazione in caso di problemi.

    Poi ci sono i biohacker che spingono le procedure mediche al limite nella loro ricerca di salute e longevità. Dave Asprey, fondatore del marchio multimilionario Bulletproof, ha chiesto a un medico di prelevare cellule staminali dal suo midollo osseo e di iniettarle in tutte le articolazioni del suo corpo, nell'ambito della sua pubblicizzata ricerca di vivere fino a 180 anni. Inoltre, frequenta regolarmente una camera iperbarica, privando le sue cellule dell'ossigeno per migliorare le funzioni del cervello e del tessuto muscolare e riparare i danni del normale processo di invecchiamento.

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    20 mins
  • Essere scemi aiuta - le motivazioni dietro i fighter
    May 2 2023

    E i fighter professionisti? Perchè lo fanno? Cosa li ha motivati ad iniziare? Sono tutti psicopatici? E come ti cambia uno sport da combattimento?

    In questa puntata di smash scopriremo che cosa porta un combattente a diventare tale e alla fine dell’episodio vi parlerò del mio perché, risultato delle riflessioni di questi giorni. Quindi, se siete curiosi, let's start. 

    Mike Tyson ad esempio, è stato abbandonato dal padre quando aveva 2 anni,  a 13 anni era già stato arrestato 38 volte, e sua madre è venuta a mancare quando lui ne aveva solo 16. Lui stesso ha dichiarato "Non ho mai visto mia madre contenta di me e orgogliosa di me per aver fatto qualcosa.  Mi conosceva solo come un ragazzo selvaggio che correva per le strade, tornando a casa con vestiti nuovi che sapeva non avevo pagato. Non ho mai avuto la possibilità di parlarle o di sapere di lei. Professionalmente non ha alcun effetto, ma emotivamente e personalmente è devastante".

    Conor McGregor invece è cresciuto a Crumlin, un quartiere di Dublino, in Irlanda da una famiglia di classe media. Mentre andava e tornava da scuola, veniva preso di mira da ragazzi della sua età o più grandi di lui. Era un normalissimo scolaro, ma i bulli lo aggredivano verbalmente. A volte cercavano di passare alle maniere forti, ma il fisico scattante gli permetteva di scappare via. Le cose si sono messe così male che McGregor ha raccontato di aver messo un manubrio nello zaino e di averlo lasciato leggermente aperto per poterlo raggiungere facilmente e usarlo come arma. Fortunatamente non ne ha mai avuto bisogno, ma l'esperienza con i bulli è stata sufficiente per incoraggiarlo a imparare a difendersi. Da allora è diventato ossessionato dai combattimenti e ora tira le sedie addosso agli autobus. I più informati si ricorderanno dell’evento.

    A Mohammed Ali avevano rubato la bicicletta nuova, vinta ad un concorso quando aveva 12 anni. E beh i traumi sono traumi e ognuno ha il suo modo di elaborarli.

    Come premessa vorrei chiarire che parliamo comunque di fighter del mondo occidentale, i samurai giapponesi o i thailandesi che combattono per avere abbastanza soldi per ricomprare il bue di famiglia che è morto in disgrazia e ora i 7 fratelli piccoli e i genitori anziani non hanno più nulla di cui sostenersi è un’altra storia, magari un altro episodio.

    In qualsiasi caso, l’attitudine dei combattenti citati sopra è cambiata molto nel tempo, se Tyson è da sempre una testa calda, per McGregor e Alì non era così, ma dopo che la loro carriera a spiccato il volo al primo sono uscite frasi tipo

    ....

    Anche Mike Tyson la tocca piano con la self-esteem dichiarando "Non ho paura di niente. Non ho paura di morire. Non ho paura di andare in prigione. Non ho paura di fare nulla". O ancora "Sono il campione più brutale, più feroce e più spietato che ci sia mai stato. Nessuno può fermarmi. Lennox è un conquistatore? No, io sono Alessandro, il Grande. Sono il migliore di sempre. Non c'è mai stato nessuno come me. Io sono Tyson.

    Per alcuni, gli sport da combattimento sono un modo per mettersi alla prova fisicamente e mentalmente. Ci si gode la sfida di spingersi al limite e di vedere fino a che punto si può arrivare. La ricerca dell’eccellenza attraverso fatica e sacrificio è qualcosa di particolarmente sentito e presente, un modo per raggiungere un senso di realizzazione altrimenti irraggiungibile e di fuggire dalla vita di tutti i giorni.

    Per altri, sono un modo per esprimere se stessi trovando esaltante il brivido della competizione. Naturalmente a nessuno piace infortunarsi. Tuttavia, per molti i rischi valgono la pena. Si sa di correre un rischio, ma si è disposti a farlo per raggiungere i propri obiettivi.

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    21 mins
  • Slap Fighting e KO
    Apr 18 2023

    Non so se è così anche per voi ma l’idea che ci sia qualcuno disposto a subire un KO con uno schiaffo e un sacco di gente pronta a pagare per vederlo, mi affascina. Anzi no, non si tratta di fascino, ma di qualcosa simile alla “sindrome dell’incidente stradale”, non riesci a smettere di guardare anche se non vorresti. Ma almeno gli incidenti stradali sono appunto incidenti e non ci sono persone che lo fanno volontariamente, o per soldi.

    Per chi è abituato a seguire sport più ortodossi, una breve introduzione sul power slapping è dovuta.Come non è difficile da immaginare, si tratta di uno sport nato in Russia dove gli strongmen si alternavano a schiaffeggiare l'altro finché qualcuno non cadeva a terra privo di sensi o si arrendeva. La lega "SlapFIGHT Championship" ha portato il combattimento a schiaffi negli Stati Uniti. Nelle competizioni odierne uomini e donne si prendono a schiaffi in faccia, il più forte possibile; gli atleti hanno un limite di tempo per riprendersi, e tirare a loro volta uno schiaffo all’avversario. Diverse gare e campionati hanno diverse regole che definiscono cosa si può fare e cosa no mentre si tira e si riceve lo schiaffo. Si vince o per ko, perchè sì è possibile mandare a ko una persona con un solo schiaffo, per resa dell’avversario o ai punti secondo il giudizio della giuria, il giornalista sportivo americano Ben Fowlkes lo descrive dicendo “è come se un tredicenne avesse inventato uno sport”. E poi cos'è un KO? e perché è così pericoloso?

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    24 mins
  • I trend dello sport nel 2023 pt.2
    Apr 11 2023

    Dove eravamo rimasti… Nella scorsa puntata di Smash - la nuova era dello sport abbiamo introdotto le discipline più in tendenza di questi ultimi anni e approfondendo esports, lancio del giavellotto e kabaddi, se vi siete persi la puntata vi suggerisco di recuperarla perché vi assicuro che ne vale la pena. In questa seconda parte parleremo degli ultimi due sport della classifica: il rugby e le mma e analizzeremo quali sono le caratteristiche che nel 2023 rendono uno sport popolare e come si rapporta oggigiorno la GenZ con lo sport.

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  • I trend dello sport nel 2023 pt.1
    Apr 11 2023

    I 5 sport che da qualche anno stanno confermando nel mondo il loro trend positivo secondo Sport brief sono: esports, lancio del giavellotto, kabaddi, rugby e mma. In particolare rugby, esports e mma non solo sono tra gli sport  che crescono più in fretta, ma sono anche nella top 10 delle discipline più popolari al mondo, rispettivamente al numero 7, 8 e 9 nella classifica stilata da Total sport. Il ranking si basa su dei criteri data based che ci servono anche da riferimento per capire che cosa fa di uno sport emergente un successo mondiale e questi sono: visualizzazioni televisive e accordi per i diritti di trasmissione e streaming online, accesso al pubblico in generale, rilevanza dello sport nel corso dell'anno, numero di campionati e giocatori professionisti, stipendio medio degli atleti nei campionati più importanti, contratti di sponsorizzazione, dominanza geografica, seguito sui social media e visibilità su altri media come siti web e notiziari televisivi, e uguaglianza di genere. 

    I 5 sport elencati sono molto diversi tra di loro ma riescono ad attrarre la GenZ in un modo che gli sport classici riescono sempre di meno a fare. In questo episodio cerchiamo di comprendere singolarmente queste discipline per poi poter riassumerne gli aspetti in comune che sembrano attrarre di più il pubblico in questo 2023.

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    18 mins