Episodios

  • La Topolino alle porte di Venezia da «L’Italia in Topolino» di Stanley Williams
    May 6 2025
    A volte lo spirito di una città si coglie a distanza.
    Ricordo una lontana, fuggevole visione di Toledo, con la sua lunga, bianca strada serpeggiante che attraversa la pianura antistante.
    O ancora davanti agli occhi Città del Messico sul suo nobile altopiano o ancora Quebec vista dal San Lorenzo o le grandi metropoli occidentali che innalzano i loro grattacieli al di sopra della prateria.
    Ma nessuna città vista da lontano può eguagliare Venezia: la lunga strada che la collega alla terraferma, il cielo bianco e azzurro, i baluginio dell'acqua, il profilo del campanile.
    Fu solo un attimo. Non è il caso, comunque, di cadere nei luoghi comuni su Venezia.
    Come arrivare all'albergo? Cosa fare della Topolino?
    Peccato che non fosse un mezzo anfibio! Non avrebbe potuto vedere molto di Venezia.
    Avevamo pensato di parcheggiarla all'ingresso della città fino al nostro ritorno, ma un vigile ci disse di no: la Topolino, obbediente, se ne andò in un nuovo, grande, spazioso garage dove fu messa al quinto piano.
    Per una settimana (fatta eccezione per le gite al Lido) non vedemmo un solo veicolo: né auto, né motociclette o biciclette e nessuna vettura.
    A Venezia si va in barca o in gondola ... o si cammina.

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    Un’originale coppia di americani, l’indimenticabile cult-car Topolino e le strade d’Italia: un Grand Tour anni ‘50 in cui si parla di persone oltre che di luoghi d’arte; davanti ai loro occhi affascinati scorre un’Italia tutta da amare.
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    20 m
  • La sinfonia da «Il filo infinito» di Paolo Rumiz
    May 6 2025
    Camerino, Marche

    Il secondo, struggente movimento della prima sinfonia di Vasilij Kalinnikov si diffonde nella sera.
    Arriva da lontano, sento nitidamente ogni singolo strumento. Violino, fagotto, basso tuba.
    Tutto, intorno, è silenzio e grilli.
    Spettacolo di una notte d'estate italiana che non scende dal cielo, ma scaturisce dal profondo della Terra.
    Un buio liquido che zampilla da ogni avvallamento, dirama i suoi rivoli tra i monti, diventa ragnatela, poi lago, e chiama le prime stelle.
    Dal pizzicato dei violini emerge l'oboe, solitario.
    Descrive fiumi e pianure e betulle e notti bianche del Nord.
    È la European Spirit of Youth Orchestra che prova, in cima alla collina.
    I miei ragazzi, belli, felici, che si preparano al concerto.
    E io, il vecchio, il narratore, in solitario che ogni tanto si apparta e va a camminare per sentieri.
    È stata la terra di Benedetto a chiamarci qui, noi che abbiamo quel Santo per protettore.
    L'università di Camerino ci ha aperto le porte, come un monastero che accoglie i pellegrini.
    È il periplo che si chiude in musica, proprio là dove doveva. In Appennino.

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    Riuscirono a salvare l'Europa con la sola forza della fede.Con l'efficacia di una formula: ora et labora.Sono i discepoli di Benedetto da Norcia, il santo protettore d'Europa. Paolo Rumiz li ha cercati nelle abbazie, dall'Atlantico fino alle sponde del Danubio.Un viaggio che è prima di tutto una navigazione interiore.
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    30 m
  • L'Orda e le steppe da «Il filo infinito» di Paolo Rumiz
    May 5 2025
    Pannonhalma, Ungheria

    Basta seguire il Danubio, i pioppi, le cicogne.
    Il segno di Benedetto ci segue anche qui, rassicurante, con la corrente verdegrigia del fiume d’Europa.Pannonhalma, un nome che sa di mandrie e praterie e mi chiama con le sue arcane sonorità ugro-finniche.
    Uno scoglio millenario, un bastione che emerge dai vigneti con la stessa forza dominante e la stessa potenza feudale di Montecassino in Italia.
    Le due abbazie si assomigliano nel destino.
    Come la seconda ha subìto la distruzione dei Saraceni e quella degli Alleati contro i tedeschi, così la prima ha vissuto l’invasione turca e quella sovietica.
    Ma rispetto a Cassino c’è qualcosa in più: la sindrome del Limes.
    L’ancoraggio di fede vissuto come sentinella contro l’Orda che viene da Oriente.

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    Riuscirono a salvare l'Europa con la sola forza della fede.Con l'efficacia di una formula: ora et labora.Sono i discepoli di Benedetto da Norcia, il santo protettore d'Europa. Paolo Rumiz li ha cercati nelle abbazie, dall'Atlantico fino alle sponde del Danubio.Un viaggio che è prima di tutto una navigazione interiore.
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    40 m
  • Capitolo 9 - Firenze, Bologna e l'Emilia da «L’Italia in Topolino» di Stanley Williams
    May 5 2025
    Di Firenze amo le pensioni all'ultimo piano dei palazzi.
    La nostra si chiamava pensione cupola, ma l'ingresso non lasciava presagire nulla di buono.
    Mi ritrovai in un lugubre vestibolo davanti a un ascensore chiuso a chiave, e dovevo salire al quinto piano.
    Arrivare a destinazione, al termine di una fastidiosa giornata di viaggio, metteva sempre a dura prova i miei nervi, ma sentivo che la fortuna sarebbe tornata e così fu.
    Sì materializzò nelle sembianze di un lattaio che trasportava un carico di latte non pastorizzato. Il lattaio si inchinò, estrasse una chiave e mi fece entrare nell'ascensore.
    Saliì e, con mia grande gioia, il quinto piano si dimostrò decisamente gradevole, dotato di due reception, un bar e delle confortevoli stanze.
    Il proprietario confermò la mia prenotazione e mi condusse in una stanza che aveva una piccola doccia infilata in una nicchia nel muro.
    “Mi dispiace“, dissi tristemente, "mi serve qualcosa di più ... completo“; la seconda camera che mi mostrò aveva solo una finestra (dalla quale avrei potuto saltare senza sforzo sul tetto del Duomo), ma vantava una stanza da bagno degna del Waldorf-Astoria. Venni, vidi, firmai.
    Dopo aver recuperato Mary Lee, portare la Topolino in un garage non troppo vicino, ma irreprensibile per dimensioni, frastuono e per lo spazio in cui scrivere il nome di mio padre nel modulo.
    Tornai al numero uno e mi stesi sul letto.
    Non era bello girare l'Italia in macchina?
    Questa volta il mio tour di Firenze fu soprattutto un viaggio della mente.

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    Un’originale coppia di americani, l’indimenticabile cult-car Topolino e le strade d’Italia: un Grand Tour anni ‘50 in cui si parla di persone oltre che di luoghi d’arte; davanti ai loro occhi affascinati scorre un’Italia tutta da amare.
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    37 m
  • Capitolo 8 - La Topolino si dirige a Nord da «L’Italia in Topolino» di Stanley Williams
    Apr 24 2025
    Una mattina Mary Lee mi disse candidamente: "Se soltanto potessimo rifare una corsa ad Assisi per cercare la statua di San Francesco...”
    La misi in guardia: "ricordati, ad Assisi non hanno lo zabaione.”
    "Beh," aggiunse lei con la logica che contraddistingue le donne, "allora potremmo proseguire per Venezia.
    ”In fondo avevo delle buone ragioni anche io per visitare Venezia: William Dean Howens vi era vissuto per quattro anni, italianizzandosi completamente, sebbene si fosse sempre rifiutato di mangiare cervella fritta.
    Nella biblioteca di Harward c'erano cinque lettere manoscritte inviategli da Eugenio Brunetta; dove potevano trovarsi le lettere di risposta se non negli archivi della famiglia Brunetta a Venezia?

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    Un’originale coppia di americani, l’indimenticabile cult-car Topolino e le strade d’Italia: un Grand Tour anni ‘50 in cui si parla di persone oltre che di luoghi d’arte; davanti ai loro occhi affascinati scorre un’Italia tutta da amare.
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    27 m
  • Un preludio dell'Om da «Il filo infinito» di Paolo Rumiz
    Apr 24 2025
    Niederalteich, Germania

    Se lo scampanio bronzeo di Altötting, il vento freddo, le nuvole basse, il mormorio dei tigli e il Danubio ti portano verso la Polonia e i Carpazi, ecco che l'abbazia benedettina di Niederalteich, un centinaio di chilometri a Nord-Est, ti fa volare direttamente in Russia sulla corrente del fiume d'Europa.
    Una parte dei monaci su dispensa della Congregazione, dice messa con rito ortodosso in una piccola chiesa al latere del santuario Maggiore.
    Qui la teatralità del cattolicesimo bavarese non trova spazio.
    Agli scheletri della Controriforma e la contorsione barocca delle statue si sostituisce l'immobilità delle icone paleocristiane.
    Il canto modernista dei pellegrini cattolici è rimpiazzato dal bordone che pare quasi il preludio dell'Om intonato dai monaci tibetani.
    Ritrovo Bisanzio, Sofia, Atene, Belgrado. Sfoggio di turiboli, candelabri e campanellini.
    E l'occhio ci mette un po' ad abituarsi al buio, al tremolare dei cieli, all'affaccendarsi di preti e chierici dietro il mistero dell'iconostasi.

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    13 m
  • La Wunderkammer da «Il filo infinito» di Paolo Rumiz
    Apr 23 2025
    Altötting, Germania

    La Mosella, il Reno. Confluenza di fiumi e paesi - Belgio, Olanda, Francia, Germania - che segna l'Europa carolingia.
    I resti dell’inutile Linea Maginot, metafora degli inutili reticolati contro il mare dei migranti che ci sommergerà immancabilmente.
    Leggo i giornali e sento di vivere un immane sgretolamento in diretta.
    Le nazioni ammazzano l'Europa per la terza volta in cent'anni.
    Con la differenza che stavolta ci riusciranno senza bisogno di guerre.
    Oggi non serve più invadere un paese.
    Basta che eserciti di termiti iniettino veleni nel sistema e i poteri forti spostino capitali.
    L'ennesima truffa ai danni dei poveri.
    Vorrei urlare che l'Unione sta cadendo in una trappola costruita da altri, da una coalizione che va da Zuckerberg al Cremlino e include i nemici di Papa Francesco.
    Il totalitarismo dei monopoli e dello sfruttamento totale contro l'ultimo bastione di democrazia.
    Contro l'Europa delle regole, della pietà e dell'accoglienza, che resiste all'annichilimento dell'uomo. Ma riecco i campanili a cipolla, il Danubio.
    È la pancia cattolica del continente, la vecchia Baviera contadina.

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    11 m
  • Capitolo 7 - La Topolino si riposa a Roma da «L’Italia in Topolino» di Stanley Williams
    Apr 22 2025
    Durante il nostro viaggio di due settimane nel Sud avevo raccolto molto materiale letterario.
    Perciò, per diverso tempo trascurai la Topolino.
    Dedicai le mie giornate, e parte delle serate, a studiare e a scrivere.
    Oltretutto, la Topolino era di nuovo dal dottore. Era in convalescenza dopo la ferita al fianco.
    Per cinque giorni ricevette cure giornaliere.
    E uno strato dopo l'altro di stucco grigio e, su sua pressante richiesta, fu rimesso in sesto con due candele nuove.
    Intanto io me ne stavo in biblioteca o in camera a lavorare sodo su Harry James.
    Trovai le esperienze italiane di questo romanziere di inesauribile interesse.
    A Roma era vissuto in un “appartamento inondato dal sole" in via Capo le Case, ma questo accadeva molto prima del traffico di oggi.
    Tutti gli studiosi di James ricordano come, durante la sua prima visita a Roma, egli se ne andasse "per la strada per le strade vacillando e gemendo, colto da un piacere febbrile”.
    Era estasiato dalle meraviglie della città, dalle sue linee e dal suo colore.

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    26 m
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