Episodios

  • Tenuta San Vincenti - God Save The Wine a Vinitaly c/o Due Torri Hotel Verona - 08/04/2025
    May 7 2025

    I terreni sono da sempre vocati a una viticoltura di pregio. La loro composizione è ricca e complessa, con un’esposizione ottimale, da Sud-Est a Sud-Ovest, che li vede illuminati fin dal sorgere del sole.

    Le viti di Sangiovese e Merlot presentano un’età media di vent’anni; sono piantate con una densità di 6.000 piante per ettaro e allevate con la tecnica del cordone speronato basso.

    La composizione dei terreni è prevalentemente riferibile alle rocce di Macigno Toscano che originano differenziazioni compositive di arenarie con frazioni sabbiose importanti, completate da una buona percentuale paritaria di limo e argille.

    La posizione climatica è quella tipica della collina alta e scoscesa, ulteriormente favorita dalla presenza della foresta che circonda la tenuta. I vigneti godono di ventilazione e di un ottimo drenaggio naturale. Durante l’estate le condizioni di caldo non sono mai eccessive.

    A seconda dell’annata la vendemmia avviene dai primi di settembre a metà ottobre, in modalità esclusivamente manuale.

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    4 m
  • Tenuta Morreale Agnello - God Save The Wine a Vinitaly c/o Due Torri Hotel Verona - 08/04/2025
    May 6 2025

    Tenuta Morreale Agnello identifica un’azienda olivitivinicola in provincia di Agrigento, lungo le assolate e ventilate coste meridionali della Sicilia, a circa 20 km dalla splendida Valle dei templi, nel cuore di un territorio secolarmente vocato all’agricoltura.L’azienda si estende su una superficie di 300 ettari, tra vigneti, oliveti, seminativi e mandorleti, compresa nelle campagne di Agrigento, Montallegro e Siculiana, dove le terre generose e il clima secco e ventilato consentono di realizzare colture e produzioni genuine di ricca ed intensa qualità. In questi territori sono concentrate le moderne conoscenze nelle produzioni olivitivinicole, con un alto grado di meccanizzazione, al fine di ottimizzare la gestione delle tecniche e delle operazioni agricolturali.Tenuta Morreale Agnello rappresenta nel territorio, non solo un’emergente realtà aziendale, ma qualcosa di più coinvolgente ed emozionante. Il rispetto e la qualità dell’ambiente sono qui considerati elementi essenziali del ciclo produttivo. Tutte le tecniche di coltivazione adottate sono rigorosamente biologiche, al fine di sviluppare nel tempo un sistema di produzione ecocompatibile.Nell’ottica del risparmio energetico e del risparmio delle risorse ambientali esistenti, l’azienda sarà dotata di impianto fotovoltaico per l’energia elettrica (50 KW), che sfruttando la luce e il calore del sole siciliano consentirà un’elevata riduzione di emissioni di gas serra nell’atmosfera. Inoltre, l’alto grado di meccanizzazione nella conduzione delle colture, l’interramento di piante azotanti e il ricorso all’inerbimento, consentono di salvaguardare i terreni dall’erosione ed evitare l’uso di fitofarmaci.

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  • Associazione Produttori Isola del Giglio - God Save The Wine a Vinitaly c/o Due Torri Hotel Verona - 08/04/2025
    May 5 2025

    Una montagna di granito che emerge dal mare cristallino, il Giglio è un ambiente naturale con una lunga storia di viticoltura. Per millenni, gli isolani hanno lavorato in vigna a mano ottenendo vini di statura dal terreno roccioso dell’isola. Il Giglio è la seconda isola dell’arcipelago toscano, abitata dall’uomo sin dalla preistoria. Per secoli, Etruschi, Romani, potenti famiglie italiane e governi di repubbliche marinare hanno dominato l’isola, curandosi poco degli isolani. Nel 1544 le fortificazioni di Giglio Castello – il borgo principale dell’isola – non sono riuscite a contrastare la devastante incursione del corsaro ottomano Barbarossa, che deportò quasi tutti gli abitanti vendendoli come schiavi. Sotto il Granducato di Toscana, dal 1558, il Giglio si ripopolò. I Medici fecero restaurare i vigneti. Si pensa che l’introduzione della varietà siciliana Ansonica – oggi l’uva del Giglio per eccellenza – risalga a questi anni.

    Oggi circa 1.300 persone vivono tra Giglio Porto, lo storico borgo di Giglio Castello sul promontorio, e l’insediamento costiero di Campese a ovest. A di fuori 21 kmq dell’isola sono un paradiso naturale dove lodolai e falchi pellegrini volteggiano sopra le rocce scoscese coperte di lentisco, mirto, elicriso e ginestre. Tra queste, si scorgono i vigneti e gli oliveti, mosaici intarsiati nella natura incontaminata.

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    4 m
  • Isola delle Falcole - God Save The Wine a Vinitaly c/o Due Torri Hotel Verona - 08/04/2025
    May 4 2025

    Siamo molto felici di avere a Verona in assaggio uno dei nostri ultimi colpi al cuore, un’azienda di cui ci siamo innamorati al primo sorso e che in tanti hanno già imparato ad amare. Tutto parte dalla posizione dei vigneti in quel di Panzano, considerabili dei Gran Cru nella regione del Chianti Classico. Caratteristiche uniche: l’altitudine, che giova all’acidità e alla freschezza dell’uva; l’esposizione, che varia da sud a sud-est e favorisce maturità e dolcezza del frutto; il terroir, caratterizzato dal galestro, che enfatizza la tipicità dei vini. Un luogo ideale allo sviluppo di un percorso mirato alla viticoltura di qualità, che esalta il vero protagonista del vino, il vigneto.Il percorso di Isola delle Falcole inizia nel 2015, quando Emanuele Graetz decide di condividere un progetto con i suoi migliori amici. La passione comune per il vino di qualità e per le sfide porta i tre ragazzi a cercare un vigneto nella zona del Chianti Classico. Emanuele, Alessandro (Mannelli) e Niccolò (Righini) si innamorano di un piccolo fazzoletto di terra in una delle zone più vocate al mondo alla produzione di grandi vini: un solo ettaro e 200 mt tra Panzano e Montefioralle, esposto a sud/sud-est e situato a 500 mt sul livello del mare. Soltanto un nome era possibile per quel piccolo angolo di paradiso dove in passato nidificavano i falchi: nasce così Isola delle Falcole. Dopo due vendemmie, nel 2018 una grande opportunità: Maurizio e Loretta – proprietari dell’azienda agricola confinante – entrano in contatto con i tre e accordano loro la vendita di un complesso di due ettari e mezzo di vigna, cantina e bosco. Isola delle Falcole si struttura e dal 2022 ad oggi conta in tutto 18 ettari di proprietà, di cui 4 a vigneto – dai 35 ai 75 anni di età – e altri 4 convertiti entro il 2030. Isola delle Falcole ha preso forma, ma continua a crescere e noi la seguiremo insieme!

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    3 m
  • Gagia Blu - God Save The Wine a Vinitaly c/o Due Torri Hotel Verona - 08/04/2025
    May 3 2025

    Un sogno iniziato quindici anni fa in uno dei più bei angoli della Maremma Toscana, a Roselle, dove si sente ancora forte l’impronta della storia antica. Nel nome dell’azienda è racchiuso il senso e che ha mosso l’imprenditrice Laura Mauriello a creare questo progetto: Gagia blu è infatti uno dei tanti nomi che viene dato alla ghiandaia, uno degli uccelli più presenti in Maremma. Ed è proprio la gagia blu a frequentare per lunghi periodi dell’anno la grande quercia al centro del vigneto, uno dei simboli dell’azienda. Nonostante sia un uccello migratore, può decidere di rimanere per sempre in un luogo con la sua compagna nel caso in cui lo ritenga un habitat ideale.

    Fin dall’inizio nella cantina di GagiaBlu c’è stata la volontà di creare vini che potessero essere un’autentica e riconoscibile espressione di questo straordinario territorio, che gode di condizioni pedoclimatiche uniche grazie alla vicinanza al mare, ma anche all’influenza di alture, dal noto monte Amiata che la protegge alle spalle. La tenuta è caratterizzata da quattro vitigni che esprimono il carattere di questo lembo di Maremma: Sangiovese, Merlot, Ciliegiolo e Vermentino. Nella gestione GagiaBlu si avvale dell’aiuto dell’agronomo Domenico Saraceno e in cantina dell’enologo Gabriele Gadenz.

    Qui si respira la storia della Maremma grossetana, che proprio a Roselle trasuda della determinante influenza etrusca e che nel tempo, grazie alla straordinaria bonifica del 1800, è riuscita a costruirsi un’identità agricola di grande vitalità. La bonifica ha infatti, determinato uno straordinario arricchimento dei suoli, che ritroviamo nella tipica mineralità di questi vini.

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    3 m
  • CorteDomina - God Save The Wine a Vinitaly c/o Due Torri Hotel Verona - 08/04/2025
    May 2 2025

    Basta leggere l’etichetta per conoscere Cortedomina: “I tre cipressi sono quelli che si vedono all’ingresso, poi c’è la linea sotto la scritta CorteDomina che sta a significare la terra e la corona sta a significare il cielo. Nel mezzo tra la terra e il cielo ci siamo noi e tutto questo è racchiuso da una ghirlanda con i tralci aperti che significa l’abbraccio aperto al mondo e dunque verso gli altri. Il nome ha implicazioni di origine cattolica che fa riferimento ad una Corte in cui si erge sovrana la Madonna”.

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    2 m
  • Casa Lucii - God Save The Wine a Vinitaly c/o Due Torri Hotel Verona - 08/04/2025
    May 1 2025

    Torna con noi a Verona una delle aziende sempre più spesso sotto i riflettori a San Gimignano, la perla bianca nel mare rosso dei vini toscani, una regina che si è dimostrata anche “Ribelle” con la bellissima manifestazione che farà il bis tra poche settimane nella città delle torri. I vini di Casa Lucii sono sempre più centrati, saporiti e con quel quid di freschezza sapida mai dissociati da frutto bello nitido e maturo, in pratica tutto quanto oggi il mercato richiede ad un grande vino bianco. Senza contare la spettacolare longevità delle riserva di cui potete godere una verticale dal 2014 al 2019 direttamente nella nostra serata. La storia di Casa Lucii risale a decine di anni fa… Durante la seconda guerra mondiale il podere fu utilizzato come rifugio (“sfollare a poggio ai grilli”) da Libanio Lucii e dai suoi familiari tornati a vivere in paese. Nel 1948 Teresa e Serafino Lucii insieme a sua moglie Teresa rimisero in piedi l’attività di commercio vini e mosti nella cantina in via Ferrucci a Certaldo che fin dai primi anni del ‘900 con l’arrivo della ferrovia era diventato un centro di raccolta del vino Chianti, poi trasportato e imbarcato al porto di Livorno con destinazione New York… Il contenitore era il fiasco toscano soffiato, impagliato, riempito e caricato coinvolgendo un gran numero di persone. Negli anni ’80 venne realizzata la nuova cantina, oggetto di continue attenzioni ed investimenti per consentire la produzione di vini di qualità. Negli anni ’90 è tornata a nuova vita l’antica casa padronale, diventata sede aziendale nel Comune di San Gimignano in località Santa Maria a Villa Castelli. La nuova generazione, Luca, Lorenzo, Marta, Michela e Leonardo, vissuta tra terra, cielo e vino, sta apportando con energia e conoscenza una nuova linfa vitale all’azienda e alle sue produzioni di eccellenza e la potete incontrare nella nostra serata e continuare a scoprire grazie anche al negozio online www.casalucii.shop.

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    2 m
  • Acetaia Giusti - 80Voglia di Rock... The Wine c/o Hard Rock Cafe (20/02/2025)
    Mar 8 2025

    Lo scorso novembre ha aperto anche a Firenze un negozio Boutique in via del Corso dove tutti i fiorentini possono scoprire le meraviglie di questo prodotto unico al mondo grazie al lavoro della famiglia Giusti! Sono passati più di quattro secoli da quando gli antenati allestirono le prime batterie di botti di legno nel sottotetto della casa di via Farini a Modena. Oggi i Balsamici di Modena Giusti esaltano i piatti dei migliori chef del mondo e impreziosiscono gli scaffali dei negozi più esclusivi. Seguendo una tradizione orale lunga secoli, Giuseppe Giusti fu tra i primi a mettere per iscritto le regole per un “Balsamico perfetto”. Il suo testo, composto nel 1863 per la Fiera Agricola di Modena, precisa come la scelta delle uve, la qualità delle botti e il tempo siano gli ingredienti fondamentali. L’attenta cura delle materie prime, i lunghi tempi di invecchiamento richiesti e soprattutto l’utilizzo di botti in uso da secoli sono gli elementi che ancora oggi rendono prezioso questo Balsamico.È grazie alla fedeltà e alla passione di chi ha abbracciato e creduto in questa lunga storia che oggi, diciassette generazioni dopo, la famiglia Giusti è dedita con passione a produrre e condividere questo meraviglioso prodotto che ha contribuito a fare la storia di Modena e la sua gente così grande. Insignita di diverse prestigiose medaglie tra Ottocento e Novecento, esporta in tutta Europa il suo esclusivo Oro Nero di Modena. E’ grazie all’intraprendenza di Pietro e Giuseppe Giusti che i prodotti della più antica famiglia produttrice di Balsamico di Modena vengono esposti a Parigi, Bruxelles, Vienna e Anversa: riconosciuti come campioni di un saper fare tipicamente modenese che è il culmine di segreti secolari gelosamente custoditi. Oggi la famiglia è rappresentata da Claudio e Francesca, che guidano l’azienda insieme a Luciano.

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    1 m
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