Italian Middle

It is not an easy job to draw the border between the history of Italy and the history of Rome. In so many places, the two political and geographical entities collide. They wouldn’t be possible without each other, but they each have their own story. Rome’s history is only a small fragment of Italy’s history. Although it is just a city, Rome was the birthplace of the republic, a great empire, and notable philosophers, poets, and artists.

The Republic of Genoa: The History of the Italian City that Became Influential across the Mediterranean during the Middle Ages examines the highs and lows of Genoa La Superba (“The Proud”), including its humble origins in the first century CE, its felicitous rise after the fall of the Roman Empire, its golden age as a mercantile power during the “Genoese Century,” and its demise at the hands of Napoleon Bonaparte in 1797.

Unravel the Evolution of Gender Roles in Italian Families As a sociologist, you understand the profound impact that family dynamics have on society. Yet, the intricate evolution of gender roles within Italian families, from the Middle Ages to today, remains a complex puzzle. Are you seeking a comprehensive analysis that delves into these transformations and their societal implications? Discover how traditional gender roles have shaped and been reshaped by historical events, cultural shifts, and social movements in Italy. Gain insights into the historical foundations of Italian family ...

Although Genoa cannot compete in the popular imagination with some of Italy’s more famous cities, this busy port town perched above the sea once boasted a powerful empire that rivaled that of Venice. It also lasted for roughly the same time period, rising in the early Middle Ages and coming to an end at the hands of Napoleon Bonaparte near the end of the 18th century. Today, historians are starting to correct the imbalance that has focused on Venice, Florence, and Rome, and new histories are gradually introducing Genoa to the world, even as much remains to be uncovered.

From the beloved, award-winning author of the culture-changing hits Lost Children Archive and Tell Me How it Ends comes her most powerful and page-turning novel yet: the tale of a mother and daughter traveling together after the collapse of a marriage and the dissolution of their traditional...

Nell’Afghanistan degli anni settanta il dodicenne Amir desidera con tutto se stesso vincere la gara di aquiloni che si tiene ogni anno a Kabul; ad assisterlo e a sostenere i suoi sforzi c’è Hassan, un amico caro quanto un fratello. Ma nel giorno in cui Amir riesce finalmente a realizzare il proprio sogno, Hassan è vittima di un episodio terribile che segna la conclusione dell’amicizia che li lega. A sconvolgere per sempre le esistenze dei due ragazzi arriva poi l’invasione russa, che costringe la famiglia di Amir a lasciare l’Afghanistan.

Voyages of discovery, inventions, the revival of classical learning, and the advent of science contributed to the intellectual upheavals of this creative period, and are reflected in its literature and art. Hudson focuses on the one thread of continuity that he sees as both the seed and the fruit of this exciting era: the awakening of secular humanism and the emergence of the individual. This history gives the listener a lucid, perceptive analysis of the splendid Renaissance.

Lo spirito di un luogo è fatto dalle persone che lo abitano, dalle storie che si intersecano nelle sue strade. E questo vale in modo particolare per la Palestina, custode di passaggi storici epocali e teatro di una delle più dolorose pagine di storia contemporanea. Francesca Albanese, la Relatrice speciale ONU sul territorio palestinese occupato, una delle persone più competenti e autorevoli sullo status giuridico e sulla situazione dei palestinesi - amata (o odiata) in tutto il mondo per l'integrità e la passione con cui si batte in favore dei diritti di un popolo troppo a lungo vessato - qui ci offre storie che intrecciano informazioni, riflessioni, emozioni e vicende intime.

Con "La rabbia e l'orgoglio" (2001), Oriana Fallaci rompe un silenzio durato dieci anni, dalla pubblicazione di "Insciallah", epico romanzo sulla missione occidentale di pace nella Beirut dilaniata dallo scontro tra cristiani e musulmani e dalle faide con Israele. Dieci anni in cui la Fallaci sceglie di vivere ritirata nella sua casa newyorchese, come in esilio, a combattere il cancro. Ma non smette mai di lavorare al testo narrativo dedicato alla sua famiglia, quello che lei chiama "il-mio-bambino", pubblicato postumo nel 2008, "Un cappello pieno di ciliege".

Il nuovo romanzo di Jonathan Coe: un quadro molto comico, ma ahinoi anche molto serio, della vita pubblica e privata in Gran Bretagna, dal 2010 al 2018. Del pubblico, copre le elezioni del primo governo di coalizione di tutta la storia britannica, le rivolte violente del 2011, i Giochi olimpici del 2012 e, naturalmente, il tellurico referendum per la Brexit del 2016. Del privato, mostra come questi eventi impattino sulle vite dei Trotter, una tipica famiglia delle Midlands inglesi.

"Il conflitto tra israeliani e palestinesi in questi ultimi anni è di nuovo andato avvitandosi su di sé, dopo gli spiragli degli anni Novanta. Delle speranze trascorse rimane ben poco mentre delle antiche diffidenze tutto sembra essere stato riconfermato. Alla radice rimane il mancato riconoscimento reciproco, la tragica finzione per cui, affinché l'uno possa esistere, l'altro debba scomparire una volta per sempre". Una terra, due popoli, ma non ancora due Stati.

Dopo saggi considerati pietre miliari della storiografia del conflitto araboisraeliano, lo storico israeliano Ilan Pappé rivolge qui la sua analisi al futuro di Israele e della Palestina, riflettendo sui rischi e sulle opportunità che emergono dagli orrori di questo momento storico. Il libro è suddiviso in tre parti.

Palestina, metà degli anni cinquanta. Mentre il conflitto arabo-israeliano infiamma, Ichmad - dodici anni, un talento non comune per la matematica e un'ammirazione sconfinata per Albert Einstein - scopre per la prima volta cosa siano la violenza e la paura. Anno dopo anno, ingiustizia dopo ingiustizia, i suoi fratelli soccombono all'odio verso Israele, invece Ichmad lotta per dare un senso a ciò che lo circonda e, grazie alla sua intelligenza matematica, vince una borsa di studio per l'università.

L'Iran è uno dei paesi più affascinanti e complessi al mondo. Quale immagine riassume meglio la sua storia contemporanea? Le proteste di fine Ottocento per la vendita della concessione del tabacco a un cittadino inglese, che videro per la prima volta uniti il clero, i mercanti e le donne dell'harem reale? O forse il volto severo dell'ayatollah Khomeini di ritorno a Teheran dopo la rivoluzione del 1979 da cui ebbe origine la Repubblica islamica?

All’origine di questo libro c’è un viaggio che comincia in Israele e nei territori occupati della Palestina al principio del 2023 e prosegue – nella riflessione – nei mesi seguenti l’eccidio del 7 ottobre. Roberta De Monticelli vede rappresentato nella Palestina il luogo in cui prende forma esemplare e tragica uno dei paradossi su cui si regge la civiltà. Da quando esiste, il diritto è in tensione costante con la giustizia e con la forza e vige in virtù della politica che pure ne è vincolata e regolata – salvo farsi non solo cieca ma criminale.

In this audiobook, John Pruskin takes us from the fall of the Roman Empire to the cusp of the Italian Renaissance. You have a ringside seat as the remnants of the Roman Empire emerge from the tangled chaos of the barbarian conquests.

Il Cairo, autunno 1914: l'archeologo Thomas Edward Lawrence entra a lavorare nei servizi d'intelligence britannici. In breve, i comandi militari di stanza in Egitto si accorgono delle sue eccezionali capacità. È l'inizio di una saga che nel giro di qualche anno trasformerà il giovane e sconosciuto sottotenente gallese nell'epica figura di Lawrence d'Arabia.

L’attacco di Hamas del 7 ottobre 2023 e gli orrori che ne sono seguiti hanno sconvolto il mondo. Ma il conflitto israelo-palestinese non è iniziato quel giorno. E neppure nel 1967, quando Israele ha occupato la Cisgiordania, o nel 1948, quando è stato proclamato lo Stato ebraico. È iniziato nel 1882, quando i primi coloni sionisti sono arrivati in quella che era la Palestina ottomana. Il celebre storico israeliano Ilan Pappé – autore del bestseller internazionale La pulizia etnica della Palestina – ricostruisce qui la vicenda di due popoli che ora condividono una sola terra.

Sulla base di una conoscenza diretta delle fonti e dell'ormai sterminata bibliografia di lingua tedesca e italiana, l'autore traccia un profilo dell'imperatore normanno-svevo Federico II (1194-1250), una delle figure più discusse del Medioevo europeo. Il volume è suddiviso in tre parti: la prima è dedicata alla storia politica di Federico, segnata dalla lotta con il Papato e i Comuni; la seconda si occupa dell'uomo, della sua sfera famigliare, dei suoi interessi filosofici e scientifici, e del suo entourage di cui facevano parte anche studiosi ebraici e arabi; la terza segue la formazione del mito di Federico attraverso i secoli fino ai giorni nostri.

Lo Stato di Israele venne formato nel 1948, dando luogo alla Nakba o «catastrofe»: la rimozione della nazione palestinese, causa di fratture che continuano a sfociare in forme tragiche e violente anche oggi. Negli anni che sono seguiti, mentre il muro di Berlino crollava e il Sudafrica aboliva l'apartheid, il governo israeliano ha rifiutato ogni opportunità di riconciliazione con la Palestina.