Episodios

  • Ramzi Yousef, l’artefice dell’ombra: dal World Trade Center all’incubo Bojinka
    Oct 8 2025
    È stato uno dei terroristi più pericolosi e determinati degli anni Novanta, il primo a colpire il cuore di Manhattan e ad anticipare, per metodi e visione strategica, l’attacco che l’11 settembre 2001 avrebbe cambiato la storia. Il suo nome è Ramzi Yousef, ma il suo vero volto è quello di Abdul Basit Mahmoud Abdul Karim, cittadino pakistano nato in Kuwait, cresciuto nell’odio verso l’Occidente e forgiato nei campi di addestramento jihadisti tra Pakistan e Afghanistan.Dietro il suo sguardo impassibile e la parlantina fluente in più lingue si celava la mente di un terrorista determinato, metodico, che avrebbe potuto mietere migliaia di vittime in una manciata di ore se il suo piano più ambizioso, l’Operazione Bojinka, non fosse stato scoperto per puro caso.
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    5 m
  • Hassan Nasrallah: dal potere assoluto alla fine violenta del leader che ha destabilizzato il Libano
    Oct 1 2025
    Per oltre tre decenni Hassan Nasrallah è stato il volto e la voce di Hezbollah, l’organizzazione sciita libanese trasformata sotto la sua guida in una potenza militare, politica e terroristica di respiro internazionale. Nato nel 1960 a Beirut, crebbe nei quartieri sciiti segnati dalla povertà e dall’instabilità. Dopo gli studi religiosi in Iraq e in Iran, entrò nei ranghi di Hezbollah nei primi anni Ottanta, quando la milizia era ancora un gruppo armato emergente legato ai Pasdaran iraniani.
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    5 m
  • Ali Khamenei: il regista dell’instabilità globale
    Sep 24 2025
    Ali Khamenei, Guida Suprema della Repubblica Islamica dell’Iran dal 1989, è oggi una delle figure più longeve e influenti nello scenario geopolitico mondiale. Succeduto a Ruhollah Khomeini, di cui ha ereditato l’ideologia, ha consolidato un regime teocratico che concentra nelle sue mani il potere assoluto: guida delle forze armate, capo della magistratura religiosa, controllore dei media e arbitro finale di ogni decisione strategica. La sua leadership è stata segnata da tre linee guida costanti: sostegno sistematico al terrorismo internazionale, guerra permanente contro Israele e repressione capillare del popolo iraniano.
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    6 m
  • Abu Mohammed al-Jolani: dalla lista nera al tavolo della diplomazia
    Sep 17 2025
    Per oltre dieci anni, il nome di Abu Mohammed al-Jolani – alias Ahmed Hussein al-Sharaa – è stato associato a jihadismo e sangue. Leader del Fronte al-Nusra e poi di Hay’at Tahrir al-Sham (HTS), è stato per anni tra i ricercati più noti al mondo, con una taglia di dieci milioni di dollari offerta dagli Stati Uniti per la sua cattura. Oggi, invece, siede al vertice della nuova Siria post-Assad come presidente ad interim, riceve leader stranieri e firma documenti ufficiali. Un passaggio impensabile fino a poco tempo fa, sancito dal fatto che Washington, il 7 luglio 2025, ha rimosso HTS dalla lista delle “Foreign Terrorist Organizations”, dopo aver già cancellato, nel dicembre 2024, la taglia sul suo leader.
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    6 m
  • Ruhollah Khomeini: il teocrate che riportò l’Iran al Medioevo e fece del terrorismo un’arma di Stato
    Sep 10 2025
    Ruhollah Musavi Khomeini, nato nel 1902 nella città iraniana di Khomein, è stato l’uomo che ha trasformato un Paese in via di modernizzazione in una teocrazia totalitaria, capace di destabilizzare l’intero Medio Oriente. La sua ascesa culminò con la rivoluzione islamica del 1979, che depose lo Scià Mohammad Reza Pahlavi e instaurò la Repubblica islamica, basata sulla dottrina del velayat-e faqih, il “governo del giurisperito”, che conferiva al clero sciita un potere assoluto. La nuova Repubblica islamica divenne sponsor e finanziatore di gruppi armati in tutto il Medio Oriente.
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    6 m
  • Yasser Arafat: il terrorista globale che si fece statista (e milionario)
    Sep 3 2025
    Per decenni è stato il volto della lotta palestinese nel mondo. Ma dietro la kefiah e le dichiarazioni pubbliche, Yasser Arafat ha incarnato anche l’ambiguità di un leader che ha unito diplomazia e violenza, ideologia e interessi personali. Terrorista globale negli anni ’70, firmatario degli accordi di Oslo negli anni ’90, padre della patria per molti palestinesi, ma anche un autocrate accusato di aver accumulato una fortuna miliardaria mentre la sua gente viveva in miseria. Una figura sfuggente e divisiva che ha lasciato dietro di sé un’eredità segnata da sangue, morte, sospetti e conti offshore.
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    6 m
  • Muhammar Gheddafi: dossier segreti, terrorismo e fine di un Rais
    Aug 27 2025
    Nei faldoni della CIA e del MI6 desecretati negli ultimi anni, il nome di Muammar Gheddafi ricorre con frequenza quasi ossessiva. Leader della Libia dal 1969 al 2011, il colonnello nato nel 1942 nei pressi di Sirte, in una famiglia beduina, divenne ufficiale dell’esercito e il 1° settembre 1969 guidò un colpo di Stato incruento che depose il re Idris I. In pochi anni trasformò un Paese scarsamente popolato e ricco di petrolio in un laboratorio politico autarchico, e in una base logistica per il terrorismo internazionale.
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    7 m
  • Omar Abdel-Rahman: lo "sceicco cieco" dell'islamismo radicale
    Aug 20 2025
    Rimasto cieco in tenera età a causa di complicazioni legate al diabete. Sebbene non fosse coinvolto direttamente nell’attentato del 1993 al World Trade Center, Abdel-Rahman fu ritenuto l’ideologo e ispiratore di un piano terroristico ancora più ampio, noto come il "Day of Terror", che prevedeva attacchi simultanei a ponti, tunnel, la sede dell’ONU e altri obiettivi strategici a New York. Nel 1995, fu condannato da un tribunale federale per cospirazione sediziosa e incitamento al terrorismo, insieme a nove complici. La condanna fu severissima: ergastolo più 15 anni di carcere.
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    4 m