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Focus economia

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Focus economia è il programma quotidiano dedicato all'approfondimento dei temi dell'attualità dell'economia e della finanza, realizzato con i protagonisti della giornata economico finanziaria e il contributo di giornalisti e analisti de Il Sole 24 ORE. L'obiettivo della trasmissione è di spiegare e analizzare, in termini comprensibili anche "ai non addetti ai lavori", i temi più interessanti della giornata. Appuntamento fisso per i commenti a caldo pochi minuti dopo la chiusura della Borsa.

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Política y Gobierno
Episodios
  • Urso, superdazi sulla pasta? "Fiducioso che avremo ragione"
    Oct 7 2025

    Il ministro Adolfo Urso, a margine dell’assemblea di Unindustria, si dice fiducioso di vincere la battaglia sui superdazi USA alla pasta italiana, sia sul piano legale che politico. Sottolinea il pieno sostegno della Commissione europea, che resta l’unico soggetto competente in materia di politica commerciale. Critico invece il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, che chiede maggiore certezza nei rapporti con i partner internazionali. Il Dipartimento del Commercio americano ha imposto un dazio del 91,74%, sommato al 15% già esistente, portando il totale al 107%. Il provvedimento, previsto da gennaio 2026, nasce da una revisione antidumping che coinvolge La Molisana e Garofalo, accusate di scarsa collaborazione. Lo stesso margine è stato applicato anche ad altre aziende, tra cui Barilla, Sgambaro e Rummo. L’ambasciata italiana e i ministeri competenti sono già intervenuti per chiedere una revisione della misura. Ne parliamo con Luigi Scordamaglia - Amministratore Delegato di Filiera Italia.

    Fim, crollo di un terzo della produzione Stellantis 9 mesi

    Nei primi nove mesi del 2025 la produzione Stellantis in Italia è calata del 31,5%, con 265.490 unità tra auto e veicoli commerciali. Le auto segnano -36,3%, i furgoni -23,9%. Tutti gli stabilimenti registrano cali tra il 17% e il 65%. Il segretario Fim Cisl Ferdinando Uliano prevede un 2025 chiuso con poco più di 310.000 unità, di cui meno di 200.000 auto. Il 20 ottobre è previsto un incontro con l’ad Antonio Filosa per chiedere un rafforzamento del piano industriale avviato dopo lo sciopero del 2024 e l’uscita di Tavares. Il piano prevede nuovi modelli, versioni ibride e progetti di rilancio per Pomigliano, Mirafiori, Melfi, Modena e la gamma Maserati, mentre restano incognite sul futuro di Termoli dopo lo stop alla gigafactory. Andiamo dietro la notizia con Alessandro Plateroti - Direttore Newsmondo.it

    L'economia italiana rischia la stagnazione, Confindustria chiede interventi

    L’Istat conferma che la crescita del Pil italiano per il 2025 sarà dello 0,5%, come previsto nel Dpfp, ma solo se nel secondo semestre si registrerà un lieve incremento di almeno 0,2 punti percentuali. L’istituto ricorda che il 2025 avrà tre giornate lavorative in meno rispetto al 2024, elemento che potrebbe frenare i risultati. Il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, intervenendo all’assemblea di Unindustria, ha sollecitato il governo a destinare le risorse non utilizzate agli investimenti, invece che alla riduzione del debito pubblico. Ne parliamo con Gianni Trovati - Il Sole 24 Ore.

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  • Puntata del 06/10/2025
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  • Manovra da 16 miliardi, 10 da tagli di spesa e 6 da maggiori entrate
    Oct 3 2025

    Deficit al 3% già quest'anno. Pil allo 0,5% nel 2025 e allo 0,7% nel 2026, sia a livello tendenziale che programmatico, quindi senza l'effetto spinta della manovra. Un incremento del Pil nel prossimo triennio, per un totale di 11−12 miliardi, prenotato per le spese alla difesa, sempre che venga ufficializzata l'uscita dalla procedura per deficit eccessivo. Il governo aggiorna così le stime macro e fissa la rotta e i margini per le prossime misure economiche. A partire dalla legge di bilancio, la quarta dell'esecutivo Meloni, che prenderà le mosse da alcune priorità: fisco, famiglie, sanità e lavoro. La manovra 2026-2028 «finanzierà interventi per un ammontare medio annuo di circa 0,7 punti percentuali di Pil». Le coperture arriveranno da «una combinazione di misure dal lato delle entrate», per un valore attorno ai 6,5 miliardi e per il resto da «interventi sulla spesa». In particolare, a far parte della manovra sarà «una ricomposizione del prelievo fiscale riducendo l incidenza del carico sui redditi da lavoro e si garantirà un ulteriore rifinanziamento del fondo sanitario nazionale. Inoltre, al fine di dare continuità agli interventi approvati dal Governo, saranno previste specifiche misure volte a stimolare gli investimenti delle imprese e a garantirne la competitività. Inoltre, verranno preservati gli investimenti pubblici finanziati con risorse nazionali, i quali sono attesi mantenersi su un livello medio pari al 3,4 per cento del Pil, al di sopra di quello riferito agli anni del Pnrr. Si procederà, infine, nel percorso di incremento delle misure a sostegno della natalità e della conciliazione vita-lavoro». Interviene a Focus Economia Andrea Garnero, Economista presso il Dipartimento Lavoro e Affari Sociali dell'OCSE.

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