In questo episodio esploriamo la vita di Giovanni Ecolampadio (1482 – 1531), teologo, umanista e riformatore svizzero, una delle voci più autorevoli e rispettate della prima generazione della Riforma protestante. Professore a Basilea, predicatore ascoltato da migliaia e instancabile interprete della Scrittura, Ecolampadio dedicò ogni energia a riportare la Chiesa alla semplicità e alla purezza del Vangelo.

In questo episodio riflettiamo sulla frase di Charles Spurgeon:

“Possono esserci peccati dei quali una persona non riesce nemmeno a parlare, ma non esiste alcun peccato che il sangue di Cristo non possa lavare.”

Un pensiero che ci porta immediatamente a 1 Giovanni 1:7:

“Il sangue di Gesù, suo Figlio, ci purifica da ogni peccato.”

Una parola risuona con una forza sorprendente: ogni. Non alcuni, non quelli più leggeri o spiegabili. Ogni peccato.

Viviamo spesso nascosti dietro colpe che non osiamo nemmeno nominare. Paure, vergogne, ferite che ci fanno credere che, se venissero alla luce, saremmo rifiutati. Ma la verità del Vangelo è più forte delle nostre ombre: non esiste peccato che Cristo non possa lavare. Nessuno troppo antico, nessuno troppo profondo, nessuno troppo buio.

Che il Signore ci aiuti ad avere il coraggio di consegnare a Lui ciò che ci imprigiona, e a vivere nella libertà che il suo sangue ci ha già donato.

Ascolta l'episodio di oggi qui:

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In questo episodio riflettiamo sulla frase ascoltata dalla pastora Mellanny Stamatelaky: “Dimenticare è nemico dell’adorazione verso Dio.”

Un pensiero che ci riporta immediatamente a Salmo 103:2: “Anima mia, benedici il Signore e non dimenticare nessuno dei suoi benefici.”

Viviamo in un tempo in cui le preoccupazioni e la velocità della vita ci fanno spesso perdere memoria delle opere di Dio. E quando il cuore dimentica, l’adorazione perde profondità: la gratitudine si affievolisce, la fiducia vacilla, l’attenzione si sposta dai benefici di Dio ai problemi che ci circondano.

Questa riflessione ci invita a scegliere consapevolmente di ricordare: ricordare la bontà di Dio, le sue risposte, i suoi interventi grandi e piccoli. Perché la memoria spirituale alimenta la lode, sostiene la fede e rimette Dio al centro.

Che il Signore ci aiuti a non dimenticare ciò che ha fatto per noi, e a vivere un’adorazione radicata nella gratitudine.

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