
XVIII giornata, 14 ottobre - L'Amato e il Golfo di Sant'Eufemia da «Colonna mobile in Calabria nell’anno 1852»
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Salendo a est del paese, dal lato di Miglierina, situato a mezzo miglio da Amato, si gode di una vista magnifica e molto estesa.
Dall'altro lato della valle, appena un quarto di lega in linea dritta, si trova Tiriolo, addossato alla massa imponente delle montagne che abbiamo percorso i primi giorni; esse discendono rapidamente a est, sino al Golfo di Squillace che limita l'orizzonte.
A mezzogiorno il terreno si innalza e va a formare la catena delle montagne della Calabria Ulteriore, le cui protuberanze dolci e progressive hanno perso il carattere aspro e di selvaggia maestà della Sila.
Ad Ovest infine, ai nostri piedi, Amato, più grazioso da vedere che da abitare, e più in là montagne e colline che s’abbassano gradatamente sino al corso del Lamato la cui vasta vallata si estende sino al Golfo di Sant'Eufemia, il mare blu e, all'orizzonte, il cono dello Stromboli col suo pennacchio di fumo.
Luoghi narranti narrati e citati: Amato - Golfo di Sant'Eufemia
Se VUOI puoi cliccare sul link che trovi qui sotto per ASCOLTARE tutti i podcast di «Colonna mobile in Calabria nell’anno 1852» https://penisolabella.blogspot.com/2025/09/colonna-mobile-in-calabria-nellanno.html
Nel diario dei trentaquattro giorni della spedizione, dalla partenza per mare da Napoli per Sapri il 27 settembre, al rientro a Napoli da Pizzo Calabro il 30 ottobre, Rilliet non si limita a descrivere i paesaggi e i costumi dei luoghi attraversati, ma ne riferisce gli avvenimenti storici, specialmente quelli a partire dal 1799, e ne osserva le relazioni sociali.Il volume altro non era che una sorta di “diario” che il suo autore aveva composto al seguito di Ferdinando II di Borbone, in viaggio nelle estreme propaggini del suo regno, tra il 27 settembre 1852 e il 30 ottobre seguente.
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