Storie ribelli - micro storie di ragazzi e ragazze a mafiòpoli con Peppino Impastato. Podcast Por Paolo Chirco arte de portada

Storie ribelli - micro storie di ragazzi e ragazze a mafiòpoli con Peppino Impastato.

Storie ribelli - micro storie di ragazzi e ragazze a mafiòpoli con Peppino Impastato.

De: Paolo Chirco
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Acerca de esta escucha

Per la serie "Una foto una storia", "documenti sonori" e "micro-biografie" presento il podcast "Storie Ribelli", micro storie di ragazzi e ragazze a Mafiòpoli con Peppino Impastato. Questa sarà la piazza virtuale dove immaginare, seduti in circolo, quegli amici e compagni di Peppino che raccontano, attraverso il pretesto di un documento fotografico, il proprio vissuto nelle attività culturali e politiche svolte anche con Peppino Impastato.Paolo Chirco Ciencias Sociales
Episodios
  • Giuseppe Impastato e Danilo Dolci. Dal corteo NO-VIETNAM alla MARCIA DELLA SPERANZA. le foto inedite.
    Mar 26 2025

    Il caso ha messo insieme le foto che raccontano una delle prime manifestazioni a Palermo contro la guerra nel Vietnam e le foto della Marcia della speranza voluta da Danilo Dolci. Nel video su Youtube il racconto della scoperta delle foto inedite con un inedito Giuseppe Impastato.

    https://youtu.be/Zrt8fmCyC-Y?si=TmfCphEPONAcuIxI

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    4 m
  • Io lo sapeva ca me lu ammazzavanu, a Giuseppe.
    Dec 18 2024

    Un viaggio dentro l'anima di Felicia Bartolotta Impastato, madre di Giuseppe Impastato, assassinato dalla mafia democristiana a Cinisi il 9 maggio 1978.

    Ascolteremo le emozioni più nascoste che agitano la mente di una madre, dilaniata tra il rispetto per un marito "amico degli amici" e l'amore per un figlio che questi "amici" combatte e denuncia in pubblico.

    Un conflitto generazionale, quello di Peppino Impastato, acuito dall'essere nato in una famiglia imparentata e collusa con esponenti di spicco della mafia locale del tempo.


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    38 m
  • Radio AUT: epilogo - Ep. 8
    Feb 27 2023

    Peppino oggi è diventato un mito cui ha contribuito, secondo me, anche un racconto epico delle esperienze, dimenticandoci qual era la realtà del tempo. Quale era il modo in cui eravamo visti, froci e puttane, straccioni senza voglia di lavorare e pure non ci davamo pena. Piccoli Don Chisciotte contro i mulini a vento. Emarginati quanto ad ascolto e capacità di incidere nel territorio quando il gruppo, o quello che ne restava, si è politicizzato ulteriormente. Come diceva uno dei redattori di Radio AUT, “avevamo la sensazione di avere come interlocutore solo il microfono”. Era molto più facile sintonizzarsi su emittenti locali che proponevano dediche in diretta e musica commerciale da mani a sera. Altro che la noia dei notiziari o degli speciali di quattro straccioni.

    Peppino era solo un uomo libero che usava l’ironia e la satira come arma di denuncia, senza compromessi. Oltre a questo è stato ribelle verso la mentalità mafiosa che aveva in casa, ribellandosi al padre. E forse è anche questa ribellione la molla che spinge le giovani generazioni ad amare così Peppino. Ad identificarsi con la sua figura come riscatto di tutte le liti e le incomprensioni che il contrasto generazionale porta sempre inevitabilmente con sé, anche se oggi sono tempi più liberi. Tutto ciò ha semplificato e decontestualizzato il suo operato che è molto più vasto ed articlato, all'interno di quello che era il movimento, respirandone vagiti, sviluppi, rigurgiti, sicurezze, contraddizioni ed insicurezze. 

    Terminano così gli episodi sulla vera storia di Radio AUT. Seguirà un episodio speciale tutto dedicato agli scritti di Peppino su Radio AUT che riflettono la sua coerenza e capacità critica e di analisi, non quelle frasette che rimbalzano continuamente sui social, scimmiottate e trasformate anche nell’essenza del messaggio o completamente inventante, prese per buone da un film che è sempre un film, senza capire cosa è reale e cosa no.

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    14 m
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