• Per il patrimonio artistico della provincia di Macerata (18 gennaio 1912)

  • Dec 22 2024
  • Duración: 4 m
  • Podcast

Per il patrimonio artistico della provincia di Macerata (18 gennaio 1912)

  • Resumen

  • Per il patrimonio artistico della provincia di Macerata. 18 gennaio 1912

    Ieri sera presso il regio Istituto tecnico si è riunita la società di amatori e cultori di belle arti e archeologia sotto la presidenza dell'architetto prof. Giuseppe Rossi. Erano presenti i professori Zdekauer e Arcangeli della nostra Università. I professori Bonci, Piersantelli, Ricci, Cento e il sig. Tucci, segretario. Dopo una viva e matura discussione vennero all'unanimità concretati due voti da presentare al Ministero della P.I.
    Uno, perchè la direzione regionale delle antichità e scavi che ha la sua sede ad Ancona, assuma carattere prettamente regionale, togliendole cioè la dipendenza dell'Abruzzo teramano, che per ragioni evidenti è più opportuno che dipenda dalla direzione regionale dell'Abruzzo.
    Un altro, perchè il Ministero prenda al più presto provvedimenti per la conservazione di due insigni monumenti medioevali cristiani, dell'alto medioevo, quali sono la chiesa di San Claudio in Val di Chienti, tra Macerata e Morrovalle, e la Abadia di Rambona, non lungi da Pollenza, tra Pollenza e Tolentino. Entrambi sono in uno stato di grande abbandono e di deperimento. Un altro voto venne pure concretato da presentarsi alla provincia e al comune nostro affinchè dieno opera a realizzare il tanto vagheggiato disegno di un Museo civico a Macerata. È da augurarsi che le iniziative e i desideri della benemerita associazione vengano degnamente considerate ed accolte, per il decoro provinciale e cittadino.
    Il Giornale d'Italia trattò già ampiamente l'argomento del Museo civico, ond'è noto come la passata amministrazione del Comune avesse già tracciato le linee fondamentali secondo le quali il Museo civico avrebbe dovuto in breve ora e con minima spesa realizzarsi. Per esse, la cosiddetta Pinacoteca comunale, sarebbe stata sbarazzata di tutto il materiale artistico che raccoglie ora (quadri, gessi, monete, maioliche) e la Biblioteca comunale Mozzi, la più importante delle Marche, avrebbe subito acquistata una magnifica sala di lettura, della quale manca, con grave disagio degli studiosi. Il materiale pesante, statue e lapidi, sarebbe stato disposto e ordinato nell'attuale pescheria, chiudendola con vetriate (sezione lapidaria), quello di quadri, maioliche, monete, ecc., al piano soprastante. Così avrebbe avuto corpo alfine il Museo civico di Macerata e sede degnissima, per luce, decoro, sicurezza con spesa insignificante.
    Ed è certo che quell'amministrazione, come in poco più di un anno curò che sorgesse dalle fondamenta la prima grande scuola elementare moderna che Macerata possiede così avrebbe restando, realizzato il disegno del civico Museo, già sicuramen- te delineato da essa. Entrato il problema della sistemazione delle scuole in altro curricolo, gioverà fare anche un altro dise- gno per il detto Museo: comunque è da augurarsi che il Comune consideri presto e seriamente la cosa per il decoro e l'interesse della città.

    (Il Giornale d'Italia, 18 gennaio).
    Más Menos
adbl_web_global_use_to_activate_webcro805_stickypopup

Lo que los oyentes dicen sobre Per il patrimonio artistico della provincia di Macerata (18 gennaio 1912)

Calificaciones medias de los clientes

Reseñas - Selecciona las pestañas a continuación para cambiar el origen de las reseñas.