
Le torture subite a Villa Malatesta per mano di Carità e della sua banda
No se pudo agregar al carrito
Solo puedes tener X títulos en el carrito para realizar el pago.
Add to Cart failed.
Por favor prueba de nuevo más tarde
Error al Agregar a Lista de Deseos.
Por favor prueba de nuevo más tarde
Error al eliminar de la lista de deseos.
Por favor prueba de nuevo más tarde
Error al añadir a tu biblioteca
Por favor intenta de nuevo
Error al seguir el podcast
Intenta nuevamente
Error al dejar de seguir el podcast
Intenta nuevamente
-
Narrado por:
-
De:
Arrestato nel novembre del 1944 fu una delle vittime più ferocemente torturate dalla Banda Carità.
La Banda Carità è il nome con cui è conosciuto il Reparto dei Servizi Speciali, che opera a Firenze durante il periodo della Repubblica Sociale e comandato da Mario Carità.
Il trattamento riservato a Pretini fu di una violenza e di una crudeltà indicibili e il militante azionista portò per il resto della vita i segni di quel sadico accanimento sulla sua persona. Sul parrucchiere, Carità testò tutto il suo repertorio di tecniche inquisitorie, che comprendeva non solo violenze fisiche di ogni genere ma anche sevizie morali, intimidazioni, minacce, ricatti, shock emotivi. Ma lasciamo la parola a Ferdinando: Anzichè mettermi con gli altri imputati mi portarono davanti ad un usciolino dalla porta del cortile – era molto buio e imperversava il maltempo – e mi dissero: “Entra qua dentro!” Non ebbi il tempo di affacciarmi che mi sentii percuotere violentemente dal calcio del fucile nella schiena, con accompagnamento di calci e pugni, che mi fecero ruzzolare in una cantina semibuia. Mi trovai in fondo alla scala, quando simultaneamente due militi di Carità mi si scagliarono addosso e cominciarono, proseguirono ininterrottamente l'opera dei primi, percuotendomi violentemente con i calci di fucili e delle rivoltelle, alternando le percosse con grida di minacce, dicendomi: “Parla, traditore; devi parlare a tutti i costi, dal momento che ti hanno portato qui, vuol dire che sei un traditore!” In un momento di tregua domandai loro: “Ma perchè mi picchiate in questo modo, se il vostro comandante mi deve ancora interrogare?” Risposero con una scarica ancora più violenta di pugni e di calci, dicendomi: “Questo per farti capire e ricordare di non dimenticare niente di ciò che devi e sai di dover dire.”
Letture tratte dal libro di Francesco Saverio Tucci, “Il parrucchiere, il monaco, la spia”, Youcanprint, 2022
Memorie di Resistenza fiorentina è un progetto, realizzato dal Comune di Firenze, che raccoglie storie di persone che hanno contribuito alla Resistenza delle città con l’obiettivo di promuovere un patrimonio di memoria storica collettiva.
Todavía no hay opiniones