Il giornalista precario o sotto attacco non è un giornalista libero · Alessandra Costante Podcast Por  arte de portada

Il giornalista precario o sotto attacco non è un giornalista libero · Alessandra Costante

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«Il precariato in Italia è il più grande bavaglio alla libertà di stampa, perché un giornalista precario non è un giornalista libero, un giornalista precario è costretto a una quantità di lavoro tale che non gli lascia quasi la possibilità di lavorare all'approfondimento delle notizie e questo è il grande bavaglio che ha la stampa italiana». Ad affermarlo è Alessandra Costante, la segretaria generale della Federazione nazionale stampa italiana nell’ultimo episodio di “Libertà di stampa attacco”, il podcast di sabato sera. La voce di Costante dà un quadro ampio e preoccupante sulla libertà di stampa oggi, colpita non solo dal precariato, ma anche da leggi, normative e dichiarazioni pubbliche che giorno dopo giorno la indeboliscono. L’emendamento Costa - la cosiddetta “legge bavaglio” - e la Riforma Cartabia sono solo le due ultime due leggi che, nel nome della presunzione di innocenza, limitano il diritto di informazione. E nel frattempo sono sempre più diffuse le querele temerarie, utilizzate per silenziare, per colpire a livello legale ed economico chi scrive.
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