Dipendenza da smartphone e solitudine digitale: Gabriele Gobbo, esperto digitale, dialoga con Alessandro Franchi, IT e Security Manager e coautore del libro "Solitudine digitale", per esplorare il rapporto problematico tra esseri umani e tecnologie digitali.

Dalla ricreazione scolastica passata interamente sugli smartphone al meccanismo dopaminergico studiato dalle piattaforme social per catturare la nostra attenzione, l'analisi rivela comportamenti disfunzionali diffusi in tutte le generazioni. Franchi spiega lo spostamento dall'attenzione di lungo termine a quella di breve termine, il fenomeno dell'infodemia e perché essere nativi digitali non significa automaticamente essere competenti nell'uso della tecnologia.

La puntata offre una riflessione critica sui benefici e i rischi del digitale, proponendo la disconnessione consapevole come strategia per riprendere il controllo della nostra attenzione in un mondo iperconnesso.

Intelligenza artificiale e futuro del lavoro: Gabriele Gobbo, esperto digitale, dialoga con Fabio Antichi, esperto di marketing digitale e nuove tecnologie, per esplorare come l'AI sta rivoluzionando il mercato del lavoro e quali professioni spariranno o nasceranno nei prossimi anni.

Dalla scomparsa di traduttori e copywriter alla necessità di adattarsi ogni tre anni a nuove rivoluzioni professionali, Antichi analizza la velocità senza precedenti del cambiamento tecnologico. Il rischio principale non è perdere il lavoro ma non riuscire a stare al passo con l'evoluzione continua dell'intelligenza artificiale.

La puntata approfondisce anche le questioni etiche ancora irrisolte, la necessità di regolamentazione internazionale e il pericolo che l'AI diventi un nuovo cottimo digitale invece di liberare le potenzialità umane.

Sentimenti artificiali e solitudine digitale: Gabriele Gobbo dialoga con Michaela Odderoli, specialista in sicurezza informatica, per esplorare il fenomeno delle AI companion, chatbot che stanno diventando i nuovi migliori amici di milioni di persone.

Odderoli analizza come applicazioni come Replica e Pi siano progettate per simulare comportamenti umani, offrendo un senso di comprensione costante senza mai giudicare. Un fenomeno che sta cambiando le dinamiche sociali, con giovani e adulti che preferiscono confidarsi con software piuttosto che con persone reali.

La conversazione affronta i rischi per la privacy e fornisce consigli pratici per proteggere i propri dati personali. Un episodio che solleva domande importanti sulla progressiva sostituzione della socialità reale con quella artificiale e sulle conseguenze psicologiche di questa trasformazione.