Circular Economy for Food Podcast Por Piano P arte de portada

Circular Economy for Food

Circular Economy for Food

De: Piano P
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L'economia circolare ci appartiene, è una dinamica evolutiva figlia di quel tessuto ecologico che sostiene la vita sul pianeta. Applicata al cibo, si esprime in termini di nutrienti ("Noi siamo ciò che mangiamo", diceva Feuerbach), determinando l'assenza del concetto di rifiuto, in quanto ogni eccedenza viene metabolizzata nel fluire tra i cinque regni naturali. In quattro episodi (uno al mese), con il contributo di docenti e ricercatori che danno vita alla piattaforma Circulareconomyforfood.eu e al primo Executive Master dedicato a questi temi, racconteremo le storie di chi, nel vino come nel caffè e in altri settori della produzione alimentare, si sta facendo portatore di un cambio di paradigma politico, economico e culturale. Una serie dell'Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, prodotta da Piano P. Coordinamento del professor Franco Fassio. Testi di Eugenio Signoroni e Carlo Annese. Questo podcast è stato realizzato nell'ambito del progetto NODES, finanziato dal MUR sui fondi M4C2 - Investimento 1.5 Avviso "Ecosistemi dell'innovazione", nell'ambito del PNRR finanziato dall'Unione Europea - NextgenerationEU (Grant Agreement no. ECS00000036).Copyright Piano P Arte Ciencia Política Comida y Vino Economía Política y Gobierno
Episodios
  • 4. Ristorazione e cucina circolare
    Jul 7 2025
    “Del maiale non si butta via niente”: chissà quante volte lo avete sentito dire. È una delle formule più efficaci per spiegare che cosa l’economia circolare applicata al cibo. Del resto, un Paese come il nostro convive da sempre con il concetto di recupero e riciclo, basti pensare ad alcune ricette della tradizione, come la pappa al pomodoro, le polpette, la trippa in brodo o i ravioli del plin. Eppure anche un Paese come il nostro deve pensare a soluzioni sempre più avanzate per limitare gli sprechi. Ne abbiamo parlato con Nahuel Buracco, coordinatore del Food Lab dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo; con Nadia Tecco, docente a contratto della stessa Università e project manager del progetto europeo “Horizon 2020 School Food 4 Change”; con Alessandra Bazzocchi e Roberto Casamenti, osti de La Campanara di Pianetto di Galeata; e con Franco Fassio, principale artefice della piattaforma Circular Economy for Food dell’Università di Scienze Gastronomiche.
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    16 m
  • 3. Economia circolare per il caffè
    Jun 6 2025
    Il caffè è il secondo prodotto più scambiato sui mercati internazionali, dopo il petrolio grezzo: ogni anno vengono movimentate milioni di tonnellate di questo seme e poi trasformate nei luoghi di origine e di vendita. Eppure di questa pianta si usa soltanto tra l’1 e l’1,5% del suo peso, tutto il resto è scarto. E proprio qui interviene l’economia circolare, grazie alla quale questa enorme quantità di rifiuti smette di essere tale e diventa una nuova risorsa, un concime o addirittura una bevanda costosissima. Per capire quali siano le opportunità, esplorate e soprattutto da esplorare, in questo episodio abbiamo parlato con Dario Toso, Circular Economy manager di Lavazza e responsabile del comitato scientifico del Center for Circular Economy in Coffee, Gerardo Patacconi, responsabile delle operazioni dell’International Coffee Organization, Chiara Scaraggi, Value Chain Expert dell’Unido, ed Emanuele Dughera, coordinatore della Slow Food Coffee Coalition.
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  • 2. Economia circolare per il vino
    May 6 2025
    L’economia circolare applicata al vino è un contesto operativo cruciale per il nostro Paese. Con 545 varietà di vite da vino e 182 varietà di vite da tavola, le produzioni italiane riflettono una biodiversità naturale che diventa capitale culturale ed economico, un capitale da gestire con buon senso, in chiave rigenerativa, come l’economia circolare applicata al cibo ci insegna. “Bevi responsabilmente”, ci viene chiesto, ma quel vino è stato prodotto responsabilmente? E chi lo ha prodotto gestirà poi rifiuti e scarti responsabilmente? Quattro esperienze significative, scelte in rappresentanza delle dieci azioni che cominciano per “R” con le quali si può definire l’economia circolare per il vino (da Rifiutare a Recuperare), dimostrano che è possibile. Ma c’è anche un altro aspetto da tenere presente, quello della sostenibilità sociale della produzione vitivinicola, per prevenire e contrastare le forme di distorsione del mercato del lavoro. Per tutto questo, è stata messa a punto una certificazione dedicata alle aziende del settore il cui obiettivo è quello di dare credibilità a ciò che si proclama e orientare i consumatori nelle proprie scelte. Intervengono: Franco Fassio, docente di Design Sistemico; Roberta Destefanis, project manager di circulareconomyforwine.it; Gabriele Proglio, professore associato di Storia contemporanea; Lorenzo Bairati, professore associato di Diritto Privato Comparato, tutti dell'Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo.
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    15 m
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