
42 - Antonio Manuel Ne Vunda: un congolese nella Roma Globale di Paolo V Borghese
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Il 2 gennaio del 1608 arrivò a Roma un ambasciatore dal lontano Regno del Congo: Antonio Manuel Ne Vunda, cugino del re Alvaro II. Giunto in condizioni di salute critiche dopo un lungo e travagliato viaggio iniziato nell'agosto del 1604, Ne Vunda morì tra le braccia del Papa Paolo V Borghese nella notte tra il 5 e il 6 gennaio e fu sepolto nella Basilica di Santa Maria Maggiore. Oggi il suo magnifico busto in marmi policromi, realizzato da Francesco Caporale per l'unico monumento funebre mai realizzato in Europa per un uomo di origine africana in età moderna, è l'opera d'apertura della mostra "Barocco Globale: il mondo a Roma nel secolo di Bernini", alle Scuderie del Quirinale fino al 13 luglio.
In questo episodio, la straordinaria storia di un uomo venuto da lontano che, grazie a numerose raffigurazioni, è diventato il simbolo della politica di affermazione della centralità della Chiesa di Roma e dei rapporti tra la Città Eterna e il Mondo Globale.
In foto: Francesco Caporale, Ritratto di Antonio Manuel Ne Vunda, marmi policromi, 1608, Roma, Basilica di Santa Maria Maggiore (momentaneamente esposto alle Scuderie del Quirinale fino al 13 luglio).
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