IL TESORO PIÙ NASCOSTO Audiolibro Por Massimo Colangelo, Master, Michelangelo Magnus arte de portada

IL TESORO PIÙ NASCOSTO

La riscoperta del feminino sacro

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IL TESORO PIÙ NASCOSTO

De: Massimo Colangelo, Master, Michelangelo Magnus
Narrado por: Virtual Voice
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Este título utiliza narración de voz virtual

Voz Virtual es una narración generada por computadora para audiolibros..
Il presente libro rientra nel genere dei romanzi d’avventura, sebbene con molti riferimenti simbolici ed esoterici, e si sviluppa in ventuno capitoli, più uno di collegamento, per un totale di ventidue capitoli, in corrispondenza con i ventidue Arcani Maggiori del gioco dei tarocchi. Esso segue temporalmente il libro ideato dagli stessi autori, intitolato: “La macchina del tempo e la ricerca della Menorah”. Al contrario del primo, questo romanzo, che ne è la naturale continuazione, si svolge nel futuro (rispetto al tempo in cui è stato pubblicato) e precisamente nel 2012. Nell’antefatto si parla dell’uroboro, che rappresenta un serpente che si morde la coda. Esso indica simbolicamente la circolarità del tempo, che è il filo conduttore dei due romanzi. Riconosciamo che ci sono moltissimi riferimenti a date e avvenimenti ricorrenti che complicano un po’ la lettura iniziale, ma alla fine del racconto, se non vi arrenderete, vi verrà spiegato il vero motivo. Il presente romanzo, rispetto all’antecedente, pone minore attenzione ai riferimenti simbolici, in favore dell’introspezione psicologica dei personaggi, con particolare riguardo alle figure femminili e si richiama volutamente ai vari aspetti dell’archetipo del feminino sacro. Anche questo racconto può essere letto a più livelli, saltando ad esempio dei capitoli (che presumibilmente a qualcuno potrebbero sembrare noiosi, o fuori luogo), senza tuttavia perdere il filo del discorso. Il libero arbitrio del lettore viene poi esaltato dalla possibilità di scegliere un finale su misura secondo le proprie inclinazioni. Anche in questo libro, come nel precedente, ci sono molti riferimenti erotici, per non ledere la sensibilità di alcuni lettori, gli autori hanno deciso di descrivere questi dettagli in un’apposita appendice erotica posta in fondo al libro, in modo che solo chi sia realmente interessato ad approfondire tali argomenti avrà facoltà di leggerli. Precisiamo tuttavia che, al contrario del primo libro, in cui l’erotismo ha una valenza anche simbolica, nel presente romanzo tali richiami non sono indispensabili per intendere la trama. Il libro vuole essere anche un tentativo di rivalutare i deboli, gli oppressi, e gli emarginati, e quindi si sofferma a descrivere modi, stili di vita e costumi riferiti a omosessuali, ebrei e nomadi. In un degno romanzo d’avventura non possono mancare l’eroismo e i temi epici cavallereschi, quindi abbiamo affrontato tali argomenti nell’ultima parte del racconto che si chiude con una grande battaglia ambientata nel futuro, ma realizzata con armi medioevali. Si ricorda infine che, il presente romanzo, rimane pur sempre ispirato da valori spirituali ed esoterici, pertanto si invita il lettore che non voglia rimanere semplicemente uno spettatore passivo, ad usare tutto il suo ingegno per cercare di trovare “Il tesoro più nascosto”. Come si evince dallo stesso titolo, il presente racconto (unitamente al romanzo che lo ha preceduto ovvero “La macchina del tempo e la ricerca della Menorah”) nasconde nella trama degli enigmi, o comunque dei supporti per aiutare chi si voglia cimentare a decifrare i ventuno indizi (oltre a quello di partenza), che porteranno ad individuare il vero tesoro quello di natura spirituale (quello materiale è già stato devoluto, salvo qualcuno lo voglia sponsorizzare di nuovo). Come in ogni buona caccia al tesoro vi sono tuttavia delle regole da rispettare. Tali norme sono indicate nel regolamento sulla caccia al tesoro (che troverete in fondo al libro). Questo libro rientra nel genere R.A.O. (Reality Art Open), ovvero un nuovo genere letterario in cui la storia non solo è prevalentemente vera, ma anche aperta in quanto permette di scrivere il finale ai lettori che si intraprenderanno la caccia al tesoro e che vorranno descriverla in un nuovo romanzo. Di modo che esisteranno tanti finali diversi a secondo di chi scriverà. Per questo motivo il libro è interattivo e stimolante. Buona lettura. Michelangelo Magnus
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